Una mostra straordinaria alle Gallerie d’Italia di Milano dove si possono ammirare le statue più belle di una civiltà che guardava all’antico ma nello stesso tempo alla modernità.
ANTONIO CANOVA ( 1757– 1892 ) e il danese BERTEL THORVALDSEN ( 1770– 1844 ) a quei tempi erano riconosciuti e celebrati come i più bravi scultori del mondo, capaci di creare capolavori che si riferivano alle figure e soggetti dell’ antica mitologia come Amore e Psiche.
Le tre Grazie, Venere ecc. rappresentando nell’immaginario occidentale i grandi temi della vita e della morte.
Canova è stato l’artista rivoluzionario capace di assegnare alle sue sculture il primato sulle arti, mentre Thorvaldsen studiando le opere del suo rivale si era ispirato a un’ idea più austera della classicità creando una nuova epoca dell’ arte nordica.
Con i capolavori prestati dal museo di Copenaghen, museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e da collezioni private si è potuto allestire una mostra di due artisti con le statue più interessanti di una civiltà dominata dal fascino intramontabile del mondo mediterraneo.
Difficilmente si potrà ancora ammirare tanta bellezza in futuro.
Nòmin V.